Cinema

SWEENEY TODD: il diabolico barbiere di Fleet Street

SWEENEY TODD: il diabolico barbiere di Fleet Street

Un capolavoro. E’ questa la definizione giusta dell’ultimo film dell’accoppiata vincente Burton-Depp. “Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street” è un’opera d’arte in grado di coinvolgere e appassionare, divertire e sconvolgere. Tratto dalla fortunata opera del commediografo Stephen Sondheim, spettacolo che spopolò a Brodway negli anni ’70, questa pellicola presenta, in ogni suo piccolo elemento, tutto lo stile gotico e fiabesco del miglior Burton. In una Londra vittoriana, ricreata divinamente dagli scenografi italiani (candidati agli Oscar) Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, un barbiere felice ed innamorato, Benjamin Barker (Johnny Depp) è ingiustamente accusato di crimini e condannato alla prigionia. Autore di questo piano malvagio è il giudice Turpin (Alain Rickman), invaghitosi della moglie del barbiere e, ora, anche padre adottivo della figlia. Dopo ben quindici anni di esilio, Barker torna nell’amata-odiata Londra, con lo pseudonimo di Sweeney Todd, grazie all’aiuto di un giovane marinaio. Nei suoi occhi e nel suo cuore c’è spazio solo per la vendetta. Tornato in Fleet Street, Todd incontra Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter) che lo aiuta a raggiungere il suo scopo: esercitare di nuovo la sua professione, attirare clienti e uccidere coloro che gli hanno rovinato la vita. Il barbiere diventa così un killer che taglia le gole dei malcapitati coi suoi affilatissimi rasoi, spargendo sangue e utilizzando i corpi delle vittime in un modo inusuale e piuttosto sinistro. Anche se continuamente cantato, “Sweeney Todd” piace, fa sorridere e, a tratti, spaventa per alcune scene violente e piuttosto splatter. Non c ‘è da annoiarsi: Tim Burton ha dato vita ad una creatura straordinaria, le cui caratteristiche principali sono rappresentate dall’ umorismo sottile e malato che accompagna tutta la storia, dalla follia dei suoi personaggi, dal contrasto visivo tra colori vivaci e splendenti di certe scene con le atmosfere dark e grigie che ripercuotono lo stato d’animo del protagonista. Eccellente la prova data dal cast di attori: dopo aver dimostrato di essere un artista completo e meritevole di ricevere l’Oscar, Johnny Depp riesce a stupire di nuovo, cantando la tragedia che ha colpito il suo personaggio, con dolore e rabbia feroce. Molto brava e ironica Helena Bohnam Carter, dal volto pallido, scavato ma espressivo più che mai. Simpatica e intensa l’interpretazione di Sacha Baron Cohen nel ruolo di un barbiere italiano, Adolfo Pirelli, che ha la sfortuna di incrociare sul suo cammino il terribile Sweeney. Un film affascinante e tenebroso, in cui trova spazio la riflessione sulla condizione dell’uomo, sulla sua sete di potere e sulla cattiveria che spesso prende il sopravvento sugli affetti.